nucleo comunista internazionalista
riceviamo e pubblichiamo/segnalazioni





sciuscia Riportiamo uno stralcio
dell’articolo di Claudio Tedeschi,
pubblicato sul mensile di destra “il BORGHESE”,
riguardante i rapporti Renzi–USA.
Sarà vero o no?
In ogni caso è quanto meno “singolare”
che il tema venga agitato dalla destra
e non dalle forze che dicono
di richiamarsi alla sinistra.
Data la rilevanza dell’argomento,
invitiamo tutti i compagni
ad un’attenta considerazione
e ad un serio confronto su di esso.

5 aprile 2014



MATTEO
“l’Amerikano”

di CLAUDIO TEDESCHI

[...]


Chi è Renzi? L’uomo della provvidenza? Oppure il prodotto di una generazione tutta apparenza e niente sostanza? Antonio Socci, ricordando su Libero, Roberto «Freak» Antoni, protagonista di quella Bologna del ’77, che mise il PCI di Zangheri e la CGIL di Lama con le spalle al muro, annota una frase apparsa sui muri dell’Università: «Basta fatti, dateci parole». Ecco il PD di oggi.

Oppure Renzi è «Matteo l’Amerikano»? Alle sue spalle si muove Michael Leeden, consulente della CIA, uomo di Reagan, consulente del Sismi. Non soltanto. Anche neo-con, filo israeliani e filo sauditi, guardano con favore al sindaco di Firenze. Yoram Gutgeld è il guru economico di Renzi, mentre Marco Carrai è il suo principale consulente politico, entrambi molto vicini a Israele. L’ultimo cassiere dei Ds, Ugo Sposetti, ebbe a dire: «Dietro i finanziamenti milionari a Renzi c’è Israele e la destra americana». Massimo D’Alema definì Renzi il terminale di «quei poteri forti che vogliono liquidare la sinistra».

Dietro Renzi ci sono anche i poteri forti economici, a partire dalla Morgan Stanley, una delle banche d’affari responsabile della crisi mondiale. Davide Serra entrò in Morgan nel 2001, arrivando a direttore generale e capo degli analisti bancari. Oggi è il braccio destro di Renzi per l’economia, e suo grande raccoglitore di denaro, attraverso cene organizzate da Algebris e dalla sua fondazione Metropolis. Così, come quei «poteri forti» della finanza e dell’industria italiana, che fanno riferimento a Mediobanca, che controlla il Corriere della Sera. Sulle cui pagine è comparso lo scoop su Napolitano e Monti, che ha portato Renzi a Palazzo Chigi, senza che si sia votato e senza che il Parlamento sia stato coinvolto.

Tutto ciò serve agli USA ed alle istituzioni finanziarie e banche Tbtf (una cinquantina in tutto), che controllano il mondo, ad avere una «testa di turco» nel sistema euro. Dopo il 1989, come tutti sanno, la guerra passò dal sistema militare al sistema economico-finanziario. Berlusconi dava fastidio, per i suoi tentativi di indipendenza energetica attraverso Putin e Gheddafi. Il problema Libia fu risolto nel modo che sappiamo.
Nel 2011 toccò al Cavaliere. Siamo alla vigilia delle europee, un Paese «amico» serve.


[...]


(da “il BORGHESE”, n.3 – marzo 2014)