Washington's inauguration-incorporation, January 20, 2021
OUR SALUTE TO THE DEMOCRATIC SNAKES
The gruesome inauguration ceremony of the new American administration "beacon and leader of the free world" has just taken place. The words used by the new, legitimately and democratically elected President, Joe Biden (who as the leader of the "free world" is President and Commander-in-Chief "of us all" here in Europe as well) could not have been more fair and true. He articulated that in the "nation under the power of God" where "the good angels, the guardians, have always had the upper hand" and of which he is the new commander in chief "democracy has won": "This is the day of democracy"!
We repeat: the meaning of these words uttered by the new President is profoundly just and true, there is no overturning of reality in them as superficial critics certainly intend. Today, in the year of grace 2021, 14 years after the "outbreak" of the world capitalist crisis of 2007, this is exactly what bourgeois and imperialist democracy looks like, spectacularly and spectrally flaunted in the Washington ceremony. To claim the contrary and that there can be a "less gruesome" and "human-faced" democracy means only to be deluded and naive in good faith or to be deceitful and patented barkers of the proletariat and the masses of the oppressed.
Bourgeois and imperialist democracy is exactly as it was represented on January 20 in the heart and pivot of world capitalism: armored, super-armored. A praetorian guard of 26,000 men deployed "for protection", tanks and anything else ready to intervene for any eventuality. This, however, is only one horn of the democratic triumph. The other is the vindication of the "inclusive", "open" character of democratic power in which every possible "type of minority" is welcomed and co-opted: "women", blacks, Latinos, gays, gender and so on and so forth. The world of the Council for Inclusive Capitalism, of the Open Society, the bourgeois world painted green, pink and rainbow of which Biden and especially Harris are the standard bearers affirms and claims not to tolerate any discrimination. It wants to be the representation of the perfect bourgeois society in its ideal and purest state: all perfectly "free and equal" (as Marx says in the Grundrisse), all perfectly and purely slaves of the Moloch!
The creepy figure of Lady Gaga, who cheered up the event with her performance, is the worthy representation of the super-blind triumph of Inclusive Capitalism: a rotten world soaked to the marrow, smashed in the brain, drugged in the flesh, perverted in the spirit. We should not underestimate the "cultural" aspect with which the ideological coating of the armored and imperialist democracy is represented: it is a weapon in the hands of the counter-revolution as much as the control of the mainstream media, the "artistic production", the fashions and trends churned out to stupefy the masses, etc..
For what purpose, against whom, such a gruesome display and show of force?
Certainly there is the immediate purpose of foiling and crushing any possible coup de tail on the part of the defeated bourgeois fraction, the demonstration of full control of the military apparatus of the state to discourage possible sedition within the armed forces and more. But, in our opinion, the exhibition and show of force given by the armored democracy in Washington in the coronation ceremony was, more profoundly, a warning directed against the entire proletariat of America and beyond:
Let no proletarian, let no oppressed person in this land dare to question the sacred institutions of the Democratic State! Anyone who dares, in America and elsewhere, to undermine the principles and material interests of the "free world" will be crushed without mercy!
We address ourselves in a special way to those minorities of American comrades who have demonstrated their value and courage by taking to the streets in recent months behind the banner "neither with Trump nor with Biden", demonstrating that they are not a mass of maneuver and radical tail of bourgeois democracy. And through them we want to ideally address the entire American proletariat (damnably divided and subjugated to both bourgeois fractions, in the U.S. as indeed everywhere in the West).
Comrades, class brothers,
the newly installed administration is a particularly difficult devious enemy to deal with. Just as the democratic snakes will clothe their external imperialist action with lofty "humanitarian" and "freedom" aims, their imperialist aims clothed in "anti-totalitarian" crusade, so their internal, anti-proletarian and counter-revolutionary action will be clothed in the orgy of bogus "rights" to be attributed to "the free citizen", rendered in reality ever more enslaved and separated from a real and effective Human Community.
A fundamental and particularly difficult task of struggle is therefore the clear, unequivocal break, not only (obviously) with the world and with the "humanitarian and cultural values" of Inclusive Capitalism and the Open Society, but against its direct and indirect, open and disguised ramifications, which undermine the development of a movement truly antagonistic to bourgeois power.
Against armored democracy and its servants!
For the International Proletarian Revolution!
21 gennaio 2021
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L’insediamento-incoronazione di Washington, 20 gennaio 2021
IL NOSTRO SALUTO
AI SERPENTI DEMOCRATICI
La raccapricciante cerimonia di insediamento della nuova amministrazione americana “faro e guida del mondo libero” si è appena celebrata. Le parole usate dal nuovo Presidente, legittimamente e democraticamente eletto, Joe Biden (che in quanto guida del “mondo libero” è Presidente e comandante in capo “di tutti noi” anche qui in Europa) non potevano essere più giuste e vere. Egli ha scandito che nella “nazione sotto il potere di Dio” in cui “gli angeli buoni, i guardiani, hanno sempre avuto la meglio” e di cui egli è il nuovo comandante in capo “la democrazia ha vinto”: “Questo è il giorno della democrazia”!
Lo ripetiamo: il senso di queste parole scandite dal nuovo Presidente è profondamente giusto e vero, non c’è affatto in esse alcun ribaltamento della realtà come la critica superficiale senz’altro intende. Oggi, anno di grazia 2021 passati 14 anni dallo “scoppio” della crisi capitalistica mondiale del 2007, la democrazia borghese e imperialista è esattamente questa, sfoggiata spettacolarmente e spettralmente nella cerimonia di Washington. Affermare il contrario e che vi possa essere una democrazia “meno raccapricciante” e “dal volto umano” significa soltanto essere degli illusi ed ingenui in buona fede oppure essere ingannatori e imbonitori patentati del proletariato e delle masse degli oppressi.
La democrazia borghese ed imperialista è esattamente questa rappresentata il 20 gennaio nel cuore e nel perno del capitalismo mondiale: blindata, super-blindata. Una guardia pretoriana di 26 mila uomini schierata “a protezione”, tanks e quant’altro pronti ad intervenire per ogni evenienza. Questo però è solo un corno del trionfo democratico. L’altro è la rivendicazione del carattere “inclusivo”, “aperto” del potere appunto democratico in cui sono accolte e cooptate ogni possibile “tipo di minoranza”: “donne”, neri, latinos, gay, gender e chi più ne ha più ne metta. Il mondo del Council for Inclusive Capitalism, della Open Society, il mondo borghese pitturato green, pink e rainbow di cui Biden e soprattutto la Harris sono gli alfieri afferma e rivendica di non tollerare appunto alcuna discriminazione. Vuole essere la rappresentazione della perfetta società borghese allo stato ideale e più puro: tutti perfettamente “liberi e uguali” (come testualmente dice Marx nei Grundrisse), tutti perfettamente e puramente schiavi del Moloch!
La raccapricciante figura di Lady Gaga che ha allietato con la sua performance l’evento è la degna rappresentazione del trionfo super-blindato dell’Inclusive Capitalism: un mondo marcio fradicio fin nelle midolla, spappolato nel cervello, drogato nella carne, pervertito nello spirito. Non va affatto sottovalutato l’aspetto “culturale” con cui si rappresenta la rivestitura ideologica della democrazia blindata e imperialista: esso è un’arma nelle mani della contro-rivoluzione quanto il controllo dei media mainstream, la “produzione artistica”, le mode e tendenze sfornate per instupidire le masse ecc.
A quale scopo, contro chi, una tale raccapricciante esibizione e dimostrazione di forza?
Certamente vi è lo scopo immediato di sventare e stroncare ogni possibile colpo di coda da parte della frazione borghese sconfitta, la dimostrazione di pieno controllo dell’apparato militare dello Stato per scoraggiare possibili sedizioni interne alle forze armate ed altro ancora. Ma, a nostro giudizio, la esibizione e la dimostrazione di forza data dalla democrazia blindata a Washington nella cerimonia di incoronazione è stata, più profondamente, un monito rivolto contro tutto il proletariato d’America e non solo:
che nessun proletario, che nessun oppresso di questa terra si azzardi a mettere in discussione le Sacre Istituzioni dello Stato Democratico! Chiunque si azzardi, in America e fuori, ad insidiare i principi e gli interessi materiali del “mondo libero” sarà schiacciato senza pietà!
Ci rivolgiamo in modo particolare a quelle minoranze di compagni d’America che hanno dimostrato il loro valore e coraggio scendendo in piazza in questi mesi dietro l’insegna “né con Trump né con Biden”, dimostrando di non essere massa di manovra e coda radicale della democrazia borghese. E attraverso loro vogliamo rivolgerci idealmente a tutto il proletariato americano (maledettamente diviso e soggiogato ad entrambe le frazioni borghesi, negli Usa come del resto ovunque in Occidente).
Compagni, fratelli di classe,
la nuova amministrazione appena insediata è un nemico subdolo particolarmente difficile da affrontare. I serpenti democratici così come rivestiranno la loro azione imperialista esterna di alti scopi “umanitari” e di “libertà”, gli scopi imperialisti rivestiti da crociata “anti-totalitaria”, così la loro azione interna, anti-proletaria e contro-rivoluzionaria, sarà rivestita dall’orgia “dei diritti” fasulli da attribuire “al libero cittadino”, reso in realtà sempre più schiavo e separato da una vera ed effettiva Comunità Umana.
Un compito di lotta fondamentale e particolarmente difficile è perciò la rottura netta, inequivocabile, non solo (ovviamente) col mondo e con “i valori umanitari e culturali” dell’Inclusive Capitalism e della Open Society ma contro le sue ramificazioni dirette e indirette, aperte e mascherate, che insidiano lo sviluppo di un movimento realmente antagonista al potere borghese.
Contro la democrazia blindata e i suoi servi!
Per la Rivoluzione proletaria internazionale!
21 gennaio 2021