nucleo comunista internazionalista
note




SOLIDARIETA’ CONTRO LA REPRESSIONE!

Incredibile a dirsi! Nel giro di soli due giorni abbiamo assistito in Italia a due distinti e gravissimi episodi repressivi: l’uno (nientepopodimenoche) contro Sua Santità, l’altro contro il galantuomo ministro della giustizia Mastella. Un attacco alla giustizia ed alla sacralità!, e non aggiungiamo altro!

Qualche scienziato dissennato, dimostrandosi ancor più protervo del vecchio Galileo, ed un certo numero di studenti insipienti e “casinari– hanno osato obiettare sulla presenza del papa alla Sapienza di Roma per tenervi una lectio magistralis in tema di diritti umani in grado di illuminare dall’alto del suo magistero le obnubilate menti laiche. Ed hanno persino trovato da dire sul... diritto papale ad impartire lezioni in tema di diritti, visti – secondo loro – dei trascorsi storici, antichi e recenti, non proprio conformi alle loro dissacranti pretese.

Giustamente, dalla destra politica alla sinistra anche “estrema– (vedi Mussi!), si è insorti contro simile atto di sopraffazione. L’Università di Roma, si è detto, è di tutti e tutti hanno il diritto di esprimervi le proprie idee (tant’è che noi ci siamo già prenotati per esporre le nostre il prossimo anno). Tanto più questo diritto dev’essere assicurato a chi, poverino!, non ha altre sedi da cui parlare ed è, in ogni caso, disposto per natura alla “reciprocità– (abbiamo già chiesto l’uso di Piazza San Pietro o, quantomeno, di qualche aula magna universitaria cattolica per una nostra lectio magistralis sul marxismo, e non abbiamo dubbi sull’accoglimento della nostra richiesta).

Il povero Mastella, poi! Un così brav’uomo! Anche qui fronte comune destra-sinistra ed una sana concorrenza tra le parti per dimostrargli la debita solidarietà; la destra per dirgli: abbandona l’Unione e vieni con noi, da sempre contro la magistratura  “rossa– che adesso vuol fregare anche te; gli altri per dirgli: non abbandonarci, ché abbiamo tanto bisogno di gente come te per raggiungere la sufficienza numerica, e, all’occorrenza, sistemeremo i magistrati “reazionari– che attentano al nostro governo (come abbiamo già cominciato a fare con qualche testa matta). Viva sempre l’indipendenza della Magistratura in quanto indipendenza dalla giustizia!

Se qualcuno non l’avesse capito, stiamo celiando, perché uno schifo simile di combutta reazionaria tra “laici– e clericali, destra e “sinistra–, non meriterebbe di essere affrontato se non a secchi di letame. L’unica cosa che raccomandiamo ai compagni è di non cadere a loro volta nella trappola di rivendicazioni “laiciste– e di “giustizia giusta–, ma di darsi e dar ragione del perché dell’abisso forcaiolo in cui il Titanic unitario governo-opposizione vorrebbe farci precipitare (dopo che i topi di fogna si siano messi in salvo). Tantomeno rivendicheremo la “democrazia–: la democrazia borghese dell’epoca imperialista non può essere altro che questa: menzogne, botte, rapina e sagrestia. Prendere o lasciare... Una sana dittatura proletaria, unico reale antidoto a quest’andazzo, saprebbe da sé come risolvere le questioni in oggetto: il papa parli pure alla sua gente, da essa e da essa soltanto mantenuto e nelle sue specifiche sedi (che nessuno di noi pensa di dover chiudere d’ufficio, per rispetto a sentimenti religiosi “sani– – in quanto non invadenti la sfera politica – che non intendiamo affatto “vietare– (la liberazione dall’oppio religioso non si fa con provvedimenti amministrativi: essa deriverà dall’istituzione stessa di un sistema sociale, umano, quello che noi chiamiamo socialismo, o, altrimenti, daremo noi stessi forfait – si fa per dire! – riconoscendo che il fattore religioso “travalica– il socialismo stesso). Quanto all’altro corno della questione, la dittatura proletaria non avrebbe alcuna riserva a “toccare Caino– come si deve.

(Breve aggiunta: laddove l’essor borghese ha avuto od ha dei margini residui di “ripulitura delle stalle–, come fu nella Cina popolar-borghese di Mao, non c’è stata alcuna esitazione di fondo a regolare i conti con il sistema feudal-reazionario dei bonzi buddhisti col suo, da noi amatissimo, Dalai Lhama, e quanto ai “profittatori– parassitari si è proceduto nell’–inumano– modo che sappiamo; pro domo borghese, certo!, ma tanto di cappello!)

20 gennaio 2008