nucleo comunista internazionalista
note




manifestazione Parigi 31 luglio 2021

Il punto di non ritorno è stato oltrepassato

IN FRANCIA LA “VARIANTE” (DELTA O CHE ALTRA) NON FA PAURA.
E’ LA VARIANTE-LOTTA A FAR PAURA AI GOVERNANTI E AI LORO LACCHE’.
IL VIRUS-LOTTA DILAGA NELLE PIAZZE FRA LO SGOMENTO DELLE MUMMIE BENPENSANTI, SPECIE SE “DI SINISTRA” SPECIE SE… “ANTAGONISTE”.
RAGGRUPPAMENTO SOCIALE, ENERGIA, RABBIA, PASSIONE, LOTTA COLLETTIVA. PROTAGONISMO DELLE MASSE. IN UNA PAROLA: IL CAMPO DELLA VITA E’ IN PIENA FIORITURA, IL PROCESSO RIVOLUZIONARIO E’ APERTO.
IL CONTAGIO VARIANTE-LOTTA RIMARRA’ ISOLATO ENTRO I CONFINI DI FRANCIA?

Riceviamo in redazione, da parte di chi ci vuole sinceramente e fraternamente del bene, degli strani inviti. Che a noi appaiono strani beninteso e a cui, in effetti, non sappiamo cosa dire, cosa rispondere. Perché alle nostre orecchie, al nostro cervello, al nostro cuore, essi arrivano come scritti da “un altro mondo”, da “un’altra epoca”.

Comprendiamo che una nostra eventuale e “puntuale” replica a questi compagni e fratelli nostri che ci scrivono sinceramente preoccupati per la piega presa dal Nucleo e per la sua sorte – qualora anche avessimo la lucidità necessaria per replicare e, in questo momento, siamo coscienti di non averla o perlomeno di non averla in grado sufficiente – risulterebbe perfettamente incompresa e incomprensibile.

Il fatto è che “sentiamo” (più che “comprendiamo”) una epoca, una lunga fase storica, chiudersi. Chiudersi, sabato dopo sabato per così dire, sotto i nostri occhi. Non ce se ne rende pienamente conto o non ce se ne rende del tutto conto. Massima fra gli smarriti ranghi… dei “rivoluzionari”, autentici asini fra i suoni nel turbine presente (asino-Nucleo ben compreso sia chiaro).

I poveri diavoli del Nucleo si sentono catapultati nell’epoca nuova che, sabato dopo sabato, ci si schiude davanti. Il tran-tran… “rivoluzionario” è finito. Non si tornerà più a nessun tran-tran. Questo è chiarissimo. Tutto il resto è assai meno chiaro anche perché le condizioni obiettive poste dalla lotta non lasciano vie di fuga: la lotta è per davvero per la vita o per la morte. L’alternativa è totale, radicale. Le materie e le questioni personali si impastano davvero e si fondono con la materia e la lotta politica per la rivoluzione: il generale Figliuolo vuole metterci il sale sulla coda, ha promesso di stanarci, noi renitenti appestati e minaccia per la salute pubblica, casa per casa. Ed è determinato a raggiungere il suo scopo, anche per assicurare “la ripresa economica” come ha detto il capo del governo sig. Draghi nel primo punto della terrificante conferenza stampa del 22 luglio (autentica dichiarazione di guerra) nella quale ha annunciato l’introduzione del lasciapassare oltreché la proroga dello stato di emergenza, “per ragioni di ordine sanitario, di lotta alla malattia Covid 19” il va sans dire.

Sapremo realmente corrispondere alla potente corrente della Rivoluzione che “sentiamo” arrivare (che “sentiamo” anche dietro la feroce contro-rivoluzione dichiarata dai Draghi, Macron e soci) oppure la forza dell’inerzia, la forza di un passato in cui siamo cresciuti e pasciuti, piegherà il nostro istinto, le nostre “dichiarazioni ideali” a più miti e “realistici” consigli? Onestamente, nella condizione attuale in cui versiamo, diciamo di non saperlo.

Che cosa ci scrivono “di strano” questi nostri compagni e fratelli che ci vogliono bene, come noi vogliamo bene a loro?

Che “non condividono il nostro indirizzo monotematico e, nel monotema, centrato sul No alla vaccinazione e al green pass”. Che “occorrerebbe mettere a fuoco e definire una piattaforma di rivendicazioni e di lotta contro la politica governativa sulla pandemia”. Che “il rischio è di staccare la questione pandemia dal quadro generale”. Che “occorre denunciare il capitalismo e all’interno della denuncia del capitalismo denunciare le responsabilità del capitalismo per la pandemia e la politica governativa sulla pandemia” e che “solo in questo modo si interviene sulla questione pandemia dal punto di vista di classe”. Ci scrivono che invece di “perdersi dietro ai movimenti della piccola-borghesia e alla insulsa richiesta “di libertà” che sale da queste piazze reazionarie” bisognerebbe impegnarsi concretamente per la riuscita dello sciopero generale proclamato… per ottobre (2021) dal sindacalismo di base italiano. E altre cose strane (che a noi suonano strane) ancora.

Che cosa può rispondere il povero Nucleo a tutti questi inviti di compagni e fratelli nostri?

Noi che scrutiamo giorno per giorno con passione ardente (e forse accecante) nel formidabile movimento di lotta francese la spinta, ad esempio, dei lavoratori della sanità per far proclamare finalmente lo sciopero generale al loro sindacato CGT. La spinta di base per indurre i bonzi dirigenti CGT ad andare oltre “le petizioni” contro l’obbligo vax e contro il green pass che sono stati costretti a far circolare. In calce alle quali i bonzi chiedono “di mettere una firma” e con le quali valanghe di firme apposte sotto la petizione essi bonzi credono, SI ILLUDONO, di far sfogare il movimento di lotta anti-governativo.


manifesto udine

Se siamo, come siamo, con la testa e con il cuore in mezzo ai proletari di Francia che si sforzano di imporre lo sciopero generale ai loro dirigenti politico-sindacali, cosa possiamo dire a chi ci invita invece a pensare allo “sciopero generale” programmato dal sindacalismo di base e di classe per ottobre in Italia? (sindacalismo di base, eccetto la CUB a quanto ci consta, che, piccolo dettaglio, sembra non aver nulla da dire sulla proroga dello stato di emergenza, sul lasciapassare introdotto, sull’obbligo vax. Nulla da dire cioè si è d’accordo con queste misure governative. Fra l’altro, con una vena di situazionismo ci viene da domandare: ma per accedere ai luoghi ove si svolgerà lo sciopero generale di ottobre, sarà necessario essere muniti di green pass? E chi controllerà se qualche dannato renitente-untore non vi si intrufoli minacciando il regolare svolgimento in sicurezza della lotta di classe?).

Capirete che in queste condizioni e a queste condizioni non abbiamo nulla da dire se non ribadire con forza ai compagni e fratelli nostri, appellandoci anche alla responsabilità personale, individuale di ciascuno, che è venuto improrogabilmente il tempo per tutti e per ciascuno di prendersi la propria responsabilità.

Ognuno al suo posto. O di là o di qua: No obbligo vax! No green pass!

2 agosto 2021


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QUI RIPORTIAMO GLI UNICI DUE VOLANTINI DISTRIBUITI (PIU' CHE DISTRIBUITI, PORTATI DATO CHE LA GENTE CONVENUTA IN PIAZZA VENIVA A PRENDERSELI DIRETTAMENTE) SABATO 31 LUGLIO NELLA PIAZZA UDINESE

DALLA FRANCIA ALL’ITALIA, DAGLI USA ALL’AUSTRALIA OVUNQUE I GOVERNI DEL KAPITALE SONO ALL’ATTACCO PER IMPORRE LA (STESSA) LORO “CURA” . E ALLORA: STESSA “CURA” STESSA LOTTA…